Nel 2009, ho composto un incenso vegetale fresco in cui l’animalità del legno di aloe ha risposto all’amarezza della corteccia di china. L’ho chiamato “L’eau Guerriere”,un promemoria che le antiche cerimonie di divinazione, basate sull’incenso, erano spesso utilizzate per prevedere l’esito delle manovre militari …
Dieci anni dopo, eccomi di nuovo sulla strada dell’incenso con come punto di partenza un materiale straordinario, ispirato ai fumi di combustione dei trucioli di oud provenienti dall’Indonesia: il Legno di Kyara.
Allo stesso tempo minerale e bruciante il suo profumo è un “fumo animalizzato” e accordarlo alla resina di incenso mi è apparsa un’ovvietà. Benzoino, Ciste, Elemi, Fenugreek, Cipresso, Gaiac, Iris, Labdanum, Patchouli, Fava Tonka, Zenzero e Nagarmotha, 12 materie prime naturali erano gli strumenti di questa unione.
Per mettere in moto e dare una scia olfattiva al “bozzolo” legnoso-ambrato e speziato così creato, ha preso il potere di un propellente a base di agrumi, zafferano e ribes nero. La natura mistica e quasi magica di uno che risponde alla natura tecnologica dell’altro.
Sorong è vibrante e monolitico. Se sembra possedere il potere e la brillantezza di un laser, paradossalmente dà a chi lo indossa la sensazione di essere protetto da un’aura, una forza invisibile e protettiva.
Sorong è un talismano.

Talvolta dolce, vanigliato, resinoso, talcato, lattato e speziato, il benzoino del Siam è una resina della grande ricchezza olfattiva raramente utilizzata come tema centrale in profumeria.

Usando e abusando di note rare come il pepe di Kampot , il Tamanka di Birmania o il miele dell’Laos, Pierre Guillaume ci consegna una orchestrazione luminosa, setosa ed eterea, laddove ogni sfaccettatura della materia balsamica grezza viene lavorata con maestria.